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L’UE mirerà a riciclare almeno il 45% di ciascuna “materia prima strategica” contenuta nei rifiuti

L’UE mirerà a riciclare almeno il 45% di ciascuna “materia prima strategica” contenuta nei rifiuti

I nuovi obiettivi di riciclaggio sono stati votati come parte della posizione del Parlamento sul Critical Raw Materials Act, che mira a ridurre la dipendenza europea dalla Cina e da altri Paesi per i metalli e minerali fondamentali per la doppia transizione energetica e digitale come le terre rare. La posizione del Parlamento è stata sostenuta da un’ampia maggioranza, con 53 voti a favore, uno contrario e cinque astensioni, riflettendo un ampio sostegno tra i gruppi politici dell’assemblea. “L’Europa ha bisogno di un approvvigionamento stabile di materie prime fondamentali per la sua transizione verde”, ha affermato Henrike Hahn, parlamentare tedesco e portavoce dei Verdi sulla politica industriale al Parlamento europeo. “Materiali come il litio e le terre rare sono indispensabili per i prodotti chiave del futuro verde e digitale dell’Europa, come i pannelli solari, i mulini a vento, le auto elettriche e i chip per computer”, ha aggiunto. Presentata dalla Commissione europea a marzo, la proposta fissa parametri di riferimento per aumentare la capacità nazionale di estrazione, lavorazione e riciclaggio delle materie prime, con obiettivi ambiziosi corrispondenti al 10, 40 e 15% del consumo annuale dell’UE. Ma il Parlamento ha ribaltato questa logica per garantire che l’UE ricicli direttamente dai propri flussi di rifiuti. “Abbiamo migliorato il parametro di riferimento del riciclaggio modificando l’approccio e facendo riferimento a una capacità di riciclaggio dell’Unione proporzionale a tutte le materie prime strategiche contenute nei rifiuti”, ha affermato Hahn. Il precedente parametro di riferimento del riciclo era relativo al consumo totale di ciascuna materia prima nell’UE, non a quanto finisce nei suoi rifiuti.